La scelta di istituire un Museo multimediale nasce dall’esigenza di pubblicare il maggior numero possibile di documenti all’interno di uno spazio esiguo. L’uso di strumenti interattivi inserisce il Museo Martinitt e Stelline nella schiera degli istituti di cultura all’avanguardia, poiché si tratta di una struttura unica nel suo genere per temi e metodologia e perché mette in scena la Storia, offrendo all’utenza una fruizione innovativa dei documenti e un nuovo approccio agli archivi storici.
L’utilizzo di allestimenti multimediali e interattivi all’interno di ambienti museali consente notevoli possibilità espositive. Il potere evocativo delle immagini e dei suoni offre una gamma di possibilità che alla parola scritta o al singolo reperto sarebbero inevitabilmente negate; le installazioni, inoltre, prevedono un’attiva partecipazione dello spettatore, che viene coinvolto e stimolato a scoprire storie di oggetti e di personaggi passati.
Al comitato scientifico va il merito di aver posto in luce, in maniera rigorosa e mai scontata, tutti gli aspetti della vita degli orfani, riuscendo ad evidenziare come gli istituti Martinitt e Stelline siano un esempio di filantropia illuminata. Il pregio dell’iniziativa consiste nella volontà di creare linguaggi alternativi e attraenti, in grado di coinvolgere il visitatore nel mondo della Storia e degli archivi senza annoiarlo.
L'attività primaria che il Museo Martinitt e Stelline intende promuovere è la ricerca e lo sviluppo del tema storico legato al fenomeno dell’assistenzialismo nell'Ottocento, con la conseguente comunicazione degli esiti alla comunità scientifica e generica. Un luogo d’eccellenza nel panorama culturale milanese perché, oltre ad assolvere a tutti i criteri di scientificità , divulgazione e conservazione, il Museo ha la virtù di eliminare ogni possibile barriera nei confronti del fruitore attraverso l’uso di allestimenti multimediali e interattivi.